Il Ninfeo di Punta Epitaffio
Solo negli ultimi decenni il materiale sommerso della splendida baia è stato esplorato e tutelato con il recupero di importanti reperti. Questi sono ora esposti nel Museo Archeologico dei Campi Flegrei ubicato nel castello aragonese di Baia.
Nella Torre Tenaglia del castello è stata allestita la mostra permanente del ninfeo di Punta Epitaffio che venne in evidenza per la prima volta nel 1959 quando il prof. Lamboglia fondatore del centro sperimentale di archeologia sottomarina aveva iniziato con la nave Daino un rilievo volto a determinare la morfologia di un complesso architettonico rinvenuto nei fondali di Punta Epitaffio.
Dieci anni dopo furono rinvenute due statue ancora in piedi nell’abside di un edificio rettangolare. Si riconobbero in esse dei personaggi omerici della scena dell’inebriamento di Polifemo da parte di Ulisse e dei suoi compagni, Ulisse porge una coppa di vino ad un ciclope.
Oltre queste due altre cinque di cui la più bella e integra è di Dioniso giovane e una statua di una probabile figlia di Claudio.
Appariva come una sorta di “galleria”di ritratti dinastici della gens –Claudia.