È il sito più ampio del Parco: una ricchissima villa, costruita protesa verso il mare da una delle famiglie più importanti del Senato romano: sappiamo infatti con precisione, grazie ad una tubazione iscritta qui trovata, che furono loro gli originari proprietari. Con Nerone noi, proprio a causa della congiura che prese il nome dalla stessa famiglia, l’intero complesso passò al demanio imperiale e fu più volte trasformato: oggi è possibile visitare il maestoso portico colonnato, probabilmente voluto dall’imperatore Adriano, anche lui assiduo frequentatore di Baia. Anche qui non manca un piccolo impianto termale, e alcuni ambienti sono decorati da colorati mosaici, ma il vero piacere è perdersi tra la maestosità dei resti.
Una interessante appendice alla visita è inoltre rappresentata dalle pilae, ossia dai grandi pilastri frangiflutti che difendevano la villa dalle mareggiate. Una selva di grandi blocchi disposti casualmente, in cui pinneggiare ad una profondità leggermente maggiore, tra i 9 e i 15 metri, insieme alla ricca vegetazione e ai pesci che hanno colonizzato questo antico spicchio di mare.